Cornigliano tra mare e colline

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Cornigliano Ligure era un comune autonomo che viene annesso a Genova nel 1926.

Il suo nome pare derivi dalla Gens Corneglia, antica famiglia romana proprietari di molti terreni tra Sestri e la Valpolcevera.

Per molti anni ha occupato la zona residenziale vicino al mare e tra i tanti che immortalarono questo luogo nei propri ricordi vi furono il Petrarca e Ugo Foscolo. Il territorio del quartiere Cornigliano è stato scelto dalle nobili famiglie genovesi come i Doria, i Centurione, i Di Negro, gli Imperiale, i Cattaneo, gli Spinola, i Gentile, i Pallavicino, i Serra, i Lercari e i De Mari, che qui hanno costruito magnifiche dimore gentilizie d’impianto seicentesco il cui numero si dice ammontasse a più di quaranta. Oggi per trovarne qualcuna bisogna svoltare oltre i giardini del Municipio, ma non è così semplice individuarle perché alcune sono state trasformate in appartamenti o restano nascoste in fondo ai viali. Sono state restaurate e adibite a strutture pubbliche. Tra queste Villa Bickley, sede della Biblioteca Civica e Villa Durazzo Bombrini, un vero gioiello dell’architettura settecentesca (1773- 1775) che noi del CIV di Cornigliano utilizziamo per eventi e manifestazioni di quartiere.

Contatti

La grande industria del '900

A partire dai primi del '900 Cornigliano ha perso parte dei suoi caratteri legati alla pesca e all'agricoltura. Prima con l'insediamento degli stabilimenti manufatturieri, poi con le riparazioni navali e le acciaierie, dal 1938 al 1943, è diventato a tutti gli effetti la zona industriale di Genova. 

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    Negli anni '50 a causa dei bombardamenti, si procede alla ricostruzione degli impianti, rubando al mare sempre più chilometri e abbattendo anche Castello Raggio ed è nel 1953 che sul litorale di Cornigliano viene inaugurata  la nuova acciaieria della SIAC, Società Anonima Acciaierie Cornigliano, poi Italsider, successivamente Ilva, sino alla definitiva chiusura dell’altoforno. 

    Intorno agli anni '80 i comitati locali e in particolare le "Donne di Cornigliano" hanno avuto un ruolo decisivo per la chiusura definitiva degli impianti manifestando per la chiusura della produzione a caldo altamente inquinante le cui emissioni nocive erano vicinissime alle abitazioni. 

    L'intesa viene raggiunta e il 29 luglio del 2005 viene interamente dismessa la produzione a caldo. Si tratta di un raro, se non unico, esempio di impresa che viene trasformata e in parte dismessa per una finalità di riqualificazione ambientale e soprattutto un raro esempio di raggiunto equilibrio tra le esigenze ambientali e le legittime preoccupazioni occupazionali.

  • Zona industriale Cornigliano

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